Ambiente in festa è arrivata alla seconda edizione.
Piccolo bilancio.
I buscatesi amano discutere in piazza, davanti al caffè. Più che discussioni sono pettegolezzi. Se c’è il risvolto scabroso meglio, basta parlar male di quello che passa. Quando si può parlare liberamente dei problemi, per cercare soluzioni insieme, allora si preferisce stare a casa, si trovano mille scuse per non uscire di casa. Più che pigrizia è un radicato scetticismo ad inchiodare la partecipazione. Inutile dire che a molte forze politiche la cosa non dispiace, così possono facilmente gestire la “cosa pubblica” senza il “fastidio” della partecipazione. Il loro metodo è semplice e maledettamente “efficiente”: prima decidono e poi (forse, ma non è detto) informano i Cittadini. Per noi del 5 agosto 91, naturalmente, è l’esatto opposto: noi vorremmo discutere di tutto ed arrivare alle soluzioni insieme. Un metodo molto faticoso, ma indispensabile in qualsiasi processo di decisione che voglia definirsi democratico. Non ci piacciono quelli che arrivano già con (poche) idee preconfezionate in testa o quelli che non vogliono trovare soluzioni, ma solo creare nuovi problemi. Cerchiamo di lasciare fuori della porta lo scetticismo che una malattia devastante…
Parlavamo di cose così “spinose” ad Ambiente in festa? Certo. A Buscate , quando si parla di Cava, si tocca un argomento “spinoso”, ma che è indispensabile affrontare perché è una ferita aperta ed ancora molto lontana da una qualsiasi guarigione.
La Cava Campana ha appena iniziato (dicembre 2013) a scavare e già a Giugno 2016 scade la sua autorizzazione. A settembre di quest’anno scade il termine di spostamento degli impianti dall’area di proprietà del Comune di Buscate e invece gli impianti sono al loro posto di sempre senza che nessuno dica nulla. Tanto meno i nostri amministratori che , evidentemente, hanno già deciso sulla testa dei Cittadini e , potete contarci, per il “bene della comunità”. Invece di concentrarsi sul problema del “contenimento dell’attività di scavo”, i nostri amministratori pensano ad altro: vorrebbero fare un “parco urbano” a 1,6 Km dalla Piazza Baracca, nell’area dell’ex depuratore in Via Per Cuggiono (spendendo 200.000 € di denaro pubblico derivato -beffa delle beffe- dalla Convenzione con la Cava…).
Alla Malpensa (altro problema del nostro martoriato territorio) c’è chi pensa di fare un Parco intorno alla brughiera di Via Gaggio e chi invece ha in mente (ancora) una terza pista e un’area di capannoni. La Malpensa è “lontana” da Buscate e quindi possiamo fregarcene? Peccato che intanto l’accordo sulle nuove rotte di decollo ed atterraggio ci ha assegnato una quota notturna di aerei che sorvolano le nostre teste. Se non si capisce che i “problemi ambientali” sono territoriali, si finisce schiacciati.
Il nuovo Consiglio di amministrazione di ACCAM ha “scoperto” che ogni anno l’inceneritore perde 5 milioni di euro. Il Presidente, da buon imprenditore, ha consigliato di chiuderlo al più presto. Ci chiediamo che conti avessero in mano quelli del precedente CdA che continuava, imperterrito, ha voler spendere vagonate di milioni per ristrutturare l’inceneritore… La soluzione prospettata oggi da ACCAM è quella di portare i rifiuti all’inceneritore SILLA di A2A (Milano). Riteniamo possa essere SOLO una soluzione ponte in attesa della Fabbrica dei materiali che è l’unico vero obiettivo da perseguire.
Ecco qualche “piccolo” problema affrontato nella discussione di Ambiente in festa. Vi sembra poco ? Vi sembra una discussione “parziale”? Ci sono ben altri problemi da affrontare ? Forse si, forse no: noi abbiamo comunque cominciato a “macinare” qualcosa. Vi aspettiamo per un Vostro contributo. Ma ricordate…